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Epo, l’ufficio europeo dei brevetti

Se siete interessati a depositare un brevetto, dovete imparare a conoscere l’EPO, l’Ufficio Brevetti Europeo (European Patent Office). Esso fornisce procedure uniformi di deposito dei brevetti in ben 38 paesi d’Europa, membri dell’organizzazione. Grazie all’attività di questo ufficio gli inventori hanno a disposizione una procedura unica di deposito valida per 40 nazioni europee (le 38 affiliate all’EPO più il Montenegro e la Bosnia Erzegovina). Inoltre, la protezione può essere estesa in altri 4 paesi, di cui 3 non europei: la Cambogia, il Marocco, la Tunisia e la Moldavia.

In questi stati il brevetto europeo ha la stessa validità di quello nazionale. Dopo aver brevemente presentato l’ufficio europeo dei brevetti, andiamo a vedere meglio come funziona e qual è la sua storia.

Funzioni e organizzazione dell’EPO

L’EPO ha sede a Monaco di Baviera, in Germania, e il suo ruolo è concedere brevetti europei, attività supervisionata da un Consiglio di Amministrazione. Quindi, la sua funzione principale è esaminare le richieste di brevetti che gli pervengono, attraverso i richiedenti diretti o gli uffici nazionali come l’italiano UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi). A ciò si aggiunge la gestione delle opposizioni legali che potrebbero essere presentate contro i brevetti depositati.

Inoltre, l’EPO si può occupare di altre procedure, su incarico degli uffici nazionali, come ad esempio la ricerca di anteriorità per confermare che l’invenzione che si vuole brevettare rappresenti davvero una novità. Una breve ricerca si può fare anche con Espacenet, ma solo studi legali specializzati o gli organi ufficiali sono in grado di condurre ricerche di anteriorità approfondite ed efficaci.

Specifichiamo, infine, che l’Ufficio Brevetti Europeo non offre consulenza strategica per il deposito dei brevetti, bensì si limita alla ricezione/valutazione della domanda (inviabile anche online attraverso il sito ufficiale di EPO). Per questo motivo, è sempre consigliabile affidarsi a uno studio specializzato in marchi e brevetti come il nostro: noi conosciamo a fondo la materia e possiamo guidarvi nelle procedure di deposito del vostro brevetto, in modo da proteggere in maniera efficace la vostra invenzione e i vostri interessi.

Chi può depositare un brevetto presso l’EPO

L’ufficio europeo dei brevetti accoglie ogni anno migliaia di richieste di deposito, ma non tutte arrivano dall’Europa, anzi. Nel 2017, ultimo anno di cui si hanno dei dati definitivi, la nazione che ha depositato più richieste è stata gli Stati Uniti (42.300, il 5,8% in più rispetto all’anno precedente); a seguire troviamo la Germania (25.490), il Giappone (21.712), la Francia (10.559) e la Cina (8.330). Le aziende che hanno depositato più richieste nel 2017 sono state: Huawei, Siemens, LG, Samsung e Qualcomm. In quello stesso anno, i settori tecnologici che hanno visto più richieste di brevetto sono stati quello medicale (13.090 domande, + 6,2% rispetto al 2016), la comunicazione digitale (11.694 domande, + 5,7% rispetto all’anno precedente) e l’informatica (11.174 richieste, + 4,1% rispetto al 2016).

Il primo brevetto europeo

Il 20 dicembre 1978 l’EPO ha pubblicato la prima richiesta di brevetto europeo, il numero EP 0 000 001. A richiedere il deposito fu l’EURATOM, la Comunità europea dell’energia atomica, per una pompa di calore termale. Questo fu il primo, ma quel giorno vennero pubblicate altre 112 richieste di deposito. Da allora, ogni anno sono circa 150 mila i depositi presentati (nel 2017 sono stati 165.590 per l’esattezza, il 3,9% in più dell’anno precedente).

Cosa succede dopo la concessione del brevetto europeo?

Dopo aver ottenuto una prima concessione europea da parte dell’EPO, si potrà accedere alla seconda fase, vale a dire la convalida nel proprio brevetto nelle singole nazioni d’interesse, quindi, sarà necessario selezionare e scegliere in quali singole nazioni andare a tutelare il proprio brevetto. Ci troviamo adesso nelle singole fasi nazionali del brevetto, dove si dovrà seguire la specifica procedura nazionale e pagare le relative tasse.

Il brevetto europeo si differenzia dal marchio comunitario, con il quale “automaticamente” e contemporaneamente si consegue una protezione legale in tutti i singoli Stati comunitari. Con il brevetto europeo, si potranno selezionare i soli Stati di effettivo interesse per il proprio core-business,< evitando così inutili tutele e investimenti per quegli Stati dove non si ha/avrà interesse alcuno a promuovere la propria attività.

Il brevetto europeo risulta essere un’attività piuttosto articolata e complessa, per evitare inutili dispendi di tempo e di denaro è sempre consigliabile fare affidamento a dei professionisti specializzati.

Se anche voi siete interessati a depositare un brevetto europeo, non esitate a contattarci: vi offriremo consulenza per ottenere il massimo della protezione per la vostra invenzione.

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