Uno dei business più redditizi è quello termale
Uno dei business che non consce certamente crisi e’ quello dei centri termali, la ragione e’ da rinvenirsi in tutta una serie di concomitanti fattori. Certamente la cura ed il benessere e’ divenuto un vero e proprio must, oltre al fatto che la bassa crescita demografica del Paese ha portato ad un progressivo aumento del numero degli anziani presenti nella popolazione. Di conseguenza, registrare marchio e’ lo strumento imprescindibile per tutti quegli operatori che desiderino “cavalcare” il business del benessere.
Il nuovo ruolo dei centri termali
Storicamente i centri termali hanno sempre rivestito un polo d’aggregazione, oltre a rigenerare ed alleviare diverse patologie comuni. Ai tempi attuali, si sono trasformati in vere e proprie cliniche del benessere, con moli servizi specialistici, sia di natura medica che di natura estetica. Alla luce di ciò, per promuovere i suddetti centri termali, e’ divenuto essenziale ricorrere al marchio registrato, ossia al principale strumento per veicolare le informazioni utili per i pazienti e promuovere questa tipologia di business.
Cosa promuove il brand dei centri termali?
L’investimento economico dei suddetti centri risulta rilevante, infatti, il rendere i propri servizi più appetibili rispetto a quello dei competitors, ha fatto scattare una vera e propria gara tra i vari operatori presenti sul mercato, ecco che registrare un marchio può “venire in soccorso” per quegli operatori che vogliano creare il proprio valore aggiunto. Scontato dire che il bel Paese sia già noto per il turismo del benessere, quello che mancava fino ad oggi e’ comunicare il proprio valore aggiunto, i propri servizi specialistici, visto che le esigenze della clientela si sono molto evolute, risultano sempre più specifiche e pretendono i massimi benefici ai prezzi più competitivi.
L’investimento nel brand e’ oramai un passo scontato per i centri termali
Appurato che adottare lo strumento legale del brand possa veicolare al meglio le informazioni verso la propria clientela, risulta saggio investire per tempo e conoscere previamente il quanto costa registrare un marchio, per non farsi trovare impreparati rispetto agli altri competitors, già presenti sul segmento di mercato. Scontato dire che una tutela esclusivamente nazionale sarebbe riduttiva, visto che i nuovi strumenti di comunicazione, ossia i social, il website, impongono un approccio oramai internazionale per tutti gli operatori del settore. Ideare un logo accattivante e, al tempo stesso, rassicurante, scovare un naming che richiami il territorio ma che, al tempo stesso, evochi anche innovazione, sono le strade da seguire per spendere al meglio il proprio investimento.
Come orientarsi per questa specifica tipologia di brand?
Innanzitutto chiunque disponga di antichi stemmi araldici, effigi ecc, potrebbe essere il primo passo per rispolverali, magari con un concept moderno ed innovativo, una sorta di restailyng che risulti facilmente memorizzabile dagli utenti. Successivamente, risulta opportuno consultare dei professionisti che possano cooperare e condividere tutte le informazioni, evitando cosi’ i classici “compartimenti stagni”, ossia evitando cosi’ che nasca un concept che risulti solo di proprio gradimento estetico, ma che non risulti pienamente spendibile sul mercato. Ecco che la registrazione marchio impone all’operatore di condividere il progetto in prima persona, per la serie non si tratta solo di delegare un’attivita’ ad un professionista, dietro il versamento di un corrispettivo.
Conclusioni
I centri termali non possono certamente farsi trovare impreparati con l’appuntamento di questo business che sembra non conoscere pause o crisi di settore. Di conseguenza, suggeriamo di approcciare al meglio lo strumento della registrazione di un marchio, assumendo previamente tutte le necessarie informazioni, comprendere non solo i costi da dover affrontare, ma anche le opportunita’ e gli scenari che si potrebbero aprire, valorizzando al meglio i nuovi strumenti legali disponibili.