La priorità: strumento poco conosciuto nella tutela dei marchi

La priorità: strumento poco conosciuto nella tutela dei marchi

Molti utenti rivelano, spesso e volentieri, la loro preoccupazione nel momento in cui s’approcciano per la prima volta alla registrazione marchio. Infatti, temono che i possibili contraffattori possano copiare i propri segni distintivi nei Paesi estero, prima che loro riescano ad ottenerne una tutela giuridica.

Innanzitutto e’ doveroso segnalare che la contraffazione e’ un fenomeno complesso ed articolato, non e’ possibile ridurlo ad una fattispecie comune. Ciò non toglie che esistono strumenti di prevenzione, validi ed efficaci, che tutti gli utenti dovrebbero fin da subito conoscere nel momento in cui decidono di registrare marchio, vediamo quali:

Il primo strumento da conoscere e’ l’istituto giuridico della priorità, vale a dire un periodo di grazia di 6 mesi dal deposito della prima domanda di marchio, nel quale poter decidere d’estendere il proprio segno distintivo in tutti i singoli Paesi aderenti alla Convenzione di Parigi. Ovviamente, ci rendiamo perfettamente conto che l’imprenditore che procede con la registrazione di un marchio potrebbe non aver chiaro, fin da subito, il prevedibile sviluppo del proprio business all’estero, quindi, il semestre di grazie potrebbe non risultare decisivo per molti imprenditori.

Alla luce di ciò, e’ opportuno segnalare che la contraffazione “segue” quei brand che manifestano delle potenzialità di prevedibile e ragionevole sviluppo negli stati esteri, per la serie non tutti i brand sono/saranno appetibili per i contraffattori. Infatti, registrare un marchio comporta, sempre e comunque, dei costi da dover sostenere, ecco perche’ molti marchi “non vengono tenuti in considerazione” dai contraffattori. Anche la contraffazione si muove sulla base di logiche ben precise, per la serie non si copia per il solo gusto di copiare, ma dietro dovrà esserci sempre un programma ben preciso di vantaggi certi e considerevoli.

A livello pratico, il quanto costa registrare un marchio e’ un fattore discriminante anche per gli stessi contraffattori, per la serie non s’investirà mai e poi mai nel copiare un marchio all’estero, senza l’assoluta certezza che il suddetto investimento potrà portare a degli indubbi vantaggi economici nel medio o lungo termine. Di conseguenza, prima che il proprio marchio divenga oggetto d’attenzione da parte dei contraffattori certamente trascorrerà un certo lasso di tempo.

Tutto ciò considerato, l’utente che decida di procedere con il proprio marchio registrato, non dovrebbe farsi prendere dall’ingiustificato timore di “non riuscire ad arrivare in tempo” a tutelare il proprio brand in tutti quei Paesi esteri che, in prospettiva, potrebbero rivelarsi essenziali per il proprio core-business. Infatti, procedere con un’oculata strategia di tutela step by step, concordata con il proprio consulente di fiducia, riveste sempre il miglior approccio possibile alla materia. Al tempo stesso, attivare degli appositi servizi di sorveglianza e di vigilanza in quei Paesi che rivestono una certa strategicità per il proprio business, può rivelarsi un’oculata presa di posizione, per tenere sotto controllo cosa succede in quei specifici Paesi.

Come si può ben notare, la materia della Proprietà Intellettuale  sempre in continuo movimento, per la serie nuovi strumenti di tutela nascono e si rendono disponibili nel corso degli anni, specialmente con l’evoluzione del digitale e delle nuove tecnologie: Di conseguenza, il nostro studio specializzato  e’ sempre a Vostra completa disposizione per fornirVi tutta la necessaria assistenza e suggerirVi le più moderne soluzioni da applicare la caso di specie.

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Molti utenti rivelano, spesso e volentieri, la loro preoccupazione nel momento in cui s’approcciano per la prima volta alla registrazione marchio. Infatti, temono che i possibili contraffattori possano copiare i propri segni distintivi nei Paesi estero, prima che loro riescano ad ottenerne una tutela giuridica.
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Ufficio Brevetti Marchi

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