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Il Circo Può Avere Il Proprio Brand?

Ci è capitato in passato di doverci occupare della tutela di un brand per una nota compagnia circense. Ovviamente ci sono delle peculiarità da mettere in conto sia per quanto concerne la parte tecnica dell’attività di registrazione di un marchio sia per quanto riguarda la gestione del rapporto con questo tipologia di cliente. Vediamone i dettagli:

Come ci si relazione con un circo?

Indubbiamente, la relazione professionale da instaurare non può ritenersi standard, anche per il solo fatto che trattasi di un soggetto itinerante, non facilmente raggiungibile e/o rintracciabile. A tal proposito, WhattApp si è rivelato uno strumento di comunicazione e di scambio di informazioni che ha agevolato di molto la gestione dei contatti e della relazione con questo Cliente, visto che il computer e le mail non venivano solitamente utilizzate dagli artisti circensi. L’attività di registrazione marchio è stata di molto semplificata, visto che lo smartphone è, oggi giorno, oramai uno strumento imprescindibile per tutti, facile da trasportare e da utilizzare, anche per gli artisti circensi itineranti.

Cosa valutare prima di tutelare un brand per un circo?

Certamente, le valutazioni da tenere in previa considerazioni sono legate al fatto che gli artisti circensi, per loro natura, sono in ogni dove, portano i loro spettacoli in giro per il mondo, quindi, la classica tutela esclusiva nell’ambito dei confini nazionali è da ritenersi riduttiva. Fortunatamente esistono degli strumenti legali per così dire flessibili, se così possiamo definirli, come ad esempio, il marchio comunitario che consente di registrare un marchio in tutti i singoli Paesi europei, attualmente aderenti all’Unione Europea. Questo strumento potrà, quantomeno inizialmente, soddisfare la tutela delle rappresentazioni artistiche itineranti, preservando il loro buon nome rispetto ai concorrenti o presunti tali.

Cosa succede se il marchio comunitario non dovesse bastare?

Beh, in tale ipotesi, potrà venirci in soccorso il marchio internazionale, strumento meno duttile del marchio comunitario, ma che potrebbe rivelarsi comunque vincente, qualora le esigenze artistiche della compagnia travalichino i confini europei, vediamo come:

  • Previamente sarà necessario studiare il tour della compagnia, alla luce dei prevedibili sviluppi e nascenti esigenze commerciali;

  • Mappato il prevedibile tour, si dovrà stilare un preventivo, alla luce del budget di spesa disponibile;

  • Paesi diversi comportano normative diverse, per la serie la domanda di registrazione marchio sarà unica, sebbene le singole e diverse procedure andranno poi incardinate nei singoli e distinti Paesi d’interesse;

  • Bisogna mettere previamente in conto, che obiezioni/contestazioni potranno essere emesse da uno o più Paesi d’interesse, per la serie il deposito unico, pratico da un punto di vista procedurale, non assicura mai la registrazione in tutti i singoli Paesi d’interesse.

Suggerimenti pratici:

In casi come questi, qualora la compagnia circense non conduca effettivamente da anni sempre lo stesso tour europeo o internazionale, il consiglio è quello di considerare di tutelare il proprio brand step by step, sia per ponderare i prevedibili sviluppi geografici della propria attività itinerante, sia per ottimizzare i costi-benefici del registrare un marchio in un Paese piuttosto che in un altro, dove magari si è fatto tappa in maniera episodica e casuale. Di conseguenza, l’attività di specifica mappatura risulta particolarmente indicata per le compagnie circense, elemento peculiare rispetto agli altri business.

Il valore aggiunto di questa esperienza professionale:

Indubbiamente, oltre all’aspetto puramente tecnico-legale, la gestione di questa tipologia di Cliente risulta affascinante anche per i risvolti umani. Per la serie, la registrazione di un marchio per una compagnia circense regala un bagaglio di conoscenze ed esperienza difficilmente acquisibili con i clienti tradizionali, quantomeno per la diversa impostazione della relazione professionale, con tutte le peculiarità del caso, oltre a far conoscere uno spaccato di vita solitamente lontano dai nostri standard di vita, esperienza molto proficua sotto tutti i punti di vista, per la quale si ringrazia.

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