Il brand delle motociclette
Molti appassionati ci contattano per capire come poter ottenere un marchio registrato per la propria associazione sportiva o MotorClub, vista la diffusione delle proprie attività amatoriali e sportive, vediamo gli aspetti di principale interesse.
Cosa conviene valutare all’inizio?Certamente valutare di intestare il marchio all’associazione ne legherebbe il progetto ai soggetti che, nel corso degli anni, di dimostreranno realmente interessati a condividere lo spirito e la passione. Quindi, registrare un marchio a nome dell’Associazione ha un significato ben preciso, ovviamente chi deciderà di abbandonare l’associazione non sarà più legittimato a farne uso.
I possibili utilizzi del brandA livello pratico, gli utilizzi potrebbero essere svariati, dagli adesivi, alle tshirt, all’abbigliamento motociclistico, ai caschi, alle manifestazioni o raduni tra i vari associati e clubs ecc. Ovviamente, si dovrà menzionare e rivendicare tutte le tipologie d’attività che si intendono tutelare prima della registrazione marchio, al fine di avere la certezza di ottenere la più ampia tutela possibile, nessun prodotto/servizio escluso. La nascita di diversi MotorClub impone di rendersi esclusivi e non confondersi con loghi, simboli ecc. che potrebbero essere altrimenti utilizzati da chiunque decida di farlo.
Cosa è cambiato rispetto al passato?Beh, certamente il fatto che una pagina Facebook o un website raccoglie tutta la storia del MotorClub, ricco di foto ed avvenimenti organizzati dall’associazione. Quindi, l’esposizione e la divulgazione online di tutto questo materiale, che deve essere ricondotto alla paternità di quella associazione, merita di essere tutelato al meglio, con la registrazione di un marchio. Il brand, il logo ecc. deve campeggiare e deve comunicare che si tratta di materiale coperto dalla Proprietà Intellettuale, per la serie non se ne potrà fare libero uso, a proprio piacimento.
Consigli pratici per il possibile investimentoSolitamente nelle Associazioni sportive ci sono dei “padri fondatori” ai quali si può attribuire il merito di aver ideato e poi fatto nascere il MotorClub, quindi, consigliamo di andare a cointestare il brand con le rispettive quote di spettanza, ad esempio quattro associati con delle quote del 25% ciascuna. In questa maniera, infatti, anche la questione del quanto costa registrare un marchio verrebbe gestita la meglio, per la serie risulterebbe un investimento piuttosto fattibile da parte di tutti. A livello pratico, si suggerisce poi di menzionare tali spetti nello Statuto associativo sia per rendere noto a tutti della titolarità del brand, del suo possibile utilizzo, e di come, invece, non debba essere utilizzato per finalità contrarie a quelle associative. In questa maniera, potranno essere mossi eventuali addebiti a chi si renda responsabile di utilizzi impropri dello stesso, comminando poi le relative sanzioni a carico di ognuno.
ConclusioniSi comprende bene che andare a regolamentare gli aspetti di un club di appassionati, con finalità prettamente di divertimento possa risultare antipatico e contrario allo spirito che alimenta le attività degli associati, ciò non toglie che:”prevenire è meglio che curare”, quindi, è bene ritagliarsi una fetta del proprio tempo per regolamentare sia la propria associazione/MotorClub sia il proprio marchio registrato.