Brand-identity: quanto vale il logo?

Ogni giorno invitiamo i nostri clienti a metterci in contatto prontamente con il loro logo designer, società di comunicazione ecc., per un immediato confronto a “quattro mani”. Infatti, quello che succederà al momento della registrazione logo verrà senza dubbio influenzato dalla previa avvenuta creazione grafica. Di conseguenza, al fine di evitare spiacevoli fraintendimenti per il Cliente (perdita dell’investimento sostenuto, perdita di chances di business, ritardi dannosi ecc.), suggeriamo sempre di creare il cosiddetto brain-storming dei professionisti che ci assistono nel progetto grafico e nell’ottenimento della brand-identity.

Freelancer o web-agency?

Per registrare logo ci si può affidare a dei Freelancer, trovati magari online, visti i numerosi network oramai esistenti. In questa maniera, si potrà anche risparmiare, allineandosi al proprio budget disponibile. Discorso deverso se si deve ideare e realizzare delle massicce campagne di comunicazione e pubblicitarie per poter “lanciare il prodotto” sul mercato di riferimento. In tale ipotesi, chiaramente ci si dovrà affidare a delle web-agency affermate ed articolate, dove ogni singolo professionista specializzato dovrà coordinarsi con l’altro per la migliore riuscita del progetto. Risulta evidente che, in tale ipotesi, si parla di un budget non di qualche centinaia di Euro ma, di diverse migliaia di Euro.

Il valore del logo

Alla luce di ciò, arriviamo alla fatidica domanda: quanto costa registrare un logo? Per molti clienti la risposta è ancora da ricercarsi nell’idea di quanto sono disposti a pagare per un bene che è immateriale, che non è regolamentato da un preciso mercato, come invece possono essere gli elettrodomestici, le automobili, le abitazioni ecc. Di conseguenza, è inevitabile che, spesso e  volentieri, si maturi un’idea che il logo abbia un valore modesto.

Ci capita poi di gestire, per conto dei nostri clienti e a distanza di anni, la cessione degli stessi loghi verso i terzi soggetti, dopo che i loghi hanno certamente maturato un certo avviamento commerciale, frutto di investimenti e sacrifici sostenuti nel corso degli anni. Le richieste dei nostri clienti per la cessione sono ovviamente commisurate al valore che sia soggettivamente sia oggettivamente tali loghi hanno maturato, per aver individuato e contraddistinto in esclusiva una fonte imprenditoriale negli anni d’attività. Di conseguenza, il costo del logo non può essere certamente messo sullo stesso piano di quello che è il valore del logo.

C’è un prezzo giusto da pagare per un logo?

Appurato e compreso quanto sopra, si potrà ora ricercare il professionista che si “adatti meglio alle proprie tasche” e quello che faccia al caso nostro, sia per competenza, affidabilità, esperienza ecc. Qualora il requisito ed il parametro del quanto costa registrare un logo risulti di vitale importanza, allora consigliamo di navigare sui network, italiani ed esteri, presenti online, per poter effettuare una comparazione facile ed intuitiva dei prezzi praticati dai vari Freelancer presenti sulle piattaforme. Non siamo soliti influenzare i nostri clienti, indicandone una piuttosto che un’altra, restiamo eventualmente disponibili a fornire suggerimenti in base a quelle che potrebbero essere le specifiche esigenze manifestate da ogni singolo Cliente che non possono, quindi, essere messe tutte sullo stesso piano.

Portfolio del designer

Uno strumento solitamente molto utile per poter giudicare un creativo è il proprio Portfolio. In buona sostanza, prima di creare e poi poter registrare logo, è indicato visionare e studiare con estrema attenzione i loghi già creati dal designer, per desumerne la quantità, la qualità, in quali ambiti di business abbia cimentato o meno la propria creatività. Il Portfolio è un indice, una sorta di galleria d’arte virtuale, una vetrina dove imparare a conoscere il designer d’interesse, per poi prenderci eventualmente contatto diretto. Ricordiamo che ci troviamo di fronte a degli artisti a tutti gli effetti, quindi, risulta di fondamentale importanza la reciproca conoscenza, la presentazione del proprio concept/idea da realizzare. Suggeriamo sempre di indicare al designer che il concept grafico verrà poi finalizzato verso la registrazione logo in ambito locale oppure internazionale. Inoltre, riteniamo che non risulti mai consigliabile “dare carta bianca” al grafico, per la serie è certamente giusto che l’estro creativo si sviluppi liberamente ma, pur sempre nell’ambito di un concept ben definito ed individuato. Infatti, il rischio è quello che il creativo non riesca a percepire con chiarezza quello che è il vostro progetto e quello che andrete poi a comunicare ai vostri consumatori finali.

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