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Registrazione di un marchio: come e perché conviene farlo

Da dove iniziare:

La registrazione di un marchio d’impresa passa per tutta una serie di verifiche iniziali, attività queste di fondamentale importanza per garantire che la richiesta venga poi accolta, una volta che verrà formalmente presentata presso il Ministero dello Sviluppo Economico, vediamo quali sono:

  • Il marchio è uno strumento di tutela legale previsto dal Codice della Proprietà Industriale, quindi, le previsioni di legge dovranno essere tutte ugualmente soddisfatte, i cosiddetti requisiti da adempiere, per evitare di ricevere delle obiezioni e contestazioni;

  • il marchio non dovrà essere contrario al buon costume, ossia alla morale corrente prevista sia a livello nazionale sia a livello internazionale, visto e considerato che il marchio verrà presumibilmente esteso in diversi territori esteri. Inoltre, il marchio dovrà essere originale, dotato di capacità distintiva e lecito, ossia non contrario all’ordine pubblico;

  • l’ottenimento della brand-identity potrà risultare decisiva per un operatore sul mercato, quindi, prima di costituire una società presso un Notaio, si dovrebbe verificare anche la contemporanea disponibilità del nome di dominio e della denominazione/ragione sociale, per ottenere una perfetta coincidenza di tutti i singoli elementi identificativi di un’attività d’impresa;

  • oltre che dotato di un appeal commerciale, il marchio dovrà essere innovativo, per non confondersi con il trend grafico oramai consolidato tra gli operatori presenti da tempo nel segmento di mercato, occorre cioè differenziarsi in maniera netta, più un marchio risulterà “strano”, più avrà delle chances di successo per imporsi e risultare vincente;

  • condurre sempre e comunque una previa ricerca di similitudine per le banche dati, possibilmente private e non pubbliche, per avere il quadro completo dei risultati pertinenti, tale attività risulta spesso sottovalutata, rappresenta invece il miglior investimento possibile per ottenere il riconoscimento del proprio marchio;

  • la ricerca della classificazione merceologica dovrà essere condotta da esperti professionisti, visto e considerato che le diciture tra le quali districarsi risultano numerose, cambiano nel corso degli anni, risultano non facilmente individuabili dai non addetti ai lavori, possono fare la differenza tra un marchio completo nella sua tutela rispetto ad uno parziale e limitato;

  • Mentre a livello nazionale e comunitario, sarà possibile rivendicare più classi merceologiche, depositando la stessa domanda di marchio, ottimizzando così anche il relativo investimento, ci sono Paesi extra-europei, dove risulta ancora necessario procedere tramite depositi monoclasse, ossia un marchio per ogni singola classe merceologica, con degli inevitabili maggior dispendi economici da dover sostenere;

  • L’apporto creativo di un grafico professionista può risultare decisivo per la tutela di un marchio registrato, infatti, la standardizzazione grafica è la prima strada per l’omologazione e per essere relegato ai margini del segmento di mercato.

Come presentare la domanda di deposito

– Aspetti formali ed amministrativi:

La modulistica della registrazione marchio è scaricabile dal sito ministeriale, in formato editabile, in base alla qualifica del richiedente si potrà scegliere il modulo adatto alle proprie esigenze. Quest’ultima potrà essere spedita al Ministero per posta cartacea, compilata telematicamente, oppure depositata presso la Camera di Commercio locale, oppure avvalersi di uno studio professionale specializzato che si occupi della stessa. Quest’ultima è certamente la soluzione più onerosa, per quanto concerne il quanto costa registrare un marchio, ma indubbiamente quella che garantisce l’esito favorevole della pratica, visto e  considerato che lo Studio legale se ne assumerà la completa responsabilità professionale.

  • La domanda dovrà contenere:

  • Il Modulo adatto alle proprie esigenze(clicca QUI): 1 originale è sufficiente, sul quale andrà apposta la marca da bollo da Euro 16,00, da acquistare previamente in tabaccheria;

  • La Camera di Commercio emetterà un Mod. F24, in triplice copia, da presentare per il pagamento presso una qualunque banca italiana, dove si abbia o meno per il proprio conto bancario. Il Mod. F24, con elementi identificativi, contiene gli estremi della domanda di deposito, una volta effettuato il pagamento inizieranno a decorrere gli effetti giuridici della tutela esclusiva;

  • Versamento di Euro 40,00 per i diritti di segreteria camerali, da versare preferibilmente in contanti allo sportello;

  • Lettera d’incarico del mandatario marchi o dell’avvocato che effettua materialmente il deposito della domanda (eventuale);

  • Certificato di priorità, ossia il documento che attesta che la stessa domanda sia già stata depositata in precedenza presso un altro ufficio estero, del quale se ne richiede di beneficiare la data (eventuale). Tale documento viene spesso sottovalutato con gravi conseguenza sulla registrabilità del marchio;

  • Qualora sia un proprio incaricato o rappresentante ad effettuare l’attività, sarà sufficiente presentare un atto di delega (eventuale), debitamente sottoscritto.

– Aspetti sostanziali della domanda:

  • Compilare una domanda, significa aver ottenuto dei risultati positivi e confortanti dalla previa ricerca di similitudine; il “deposito al buio” di una domanda non è più consigliabile, per evitare di incorrere in azioni ufficiali emesse dal ministero;

  • La rivendicazione delle diciture delle varie classi merceologiche comporta un esame, una selezione ed un’individuazione di quelli pertinenti e corrette, per tutelare effettivamente un marchio che risulti conforme al proprio core-business;

  • L’elaborazione di una personalizzata e previa strategia di deposito, possibili estensioni estere in Paese europei ed extra-europei potrà fare la differenza tra un investimento ottimizzato ed uno penalizzato.

L’esame della domanda

Esaminiamo i singoli e distinti step procedurali durante l’attività di deposito di un marchio:

Ricevibilità: il dipartimento marchi verifica che l’apposita modulistica sia stata correttamente compilata, così come prevede l’art. 148 del C.d.I, vale a dire si verifica che il richiedente abbia fornito tutte le informazioni utili ed i dati necessari per poterlo identificare con assoluta certezza, la lista e la presenza delle diciture merceologiche esatte, accettate dalla classificazione internazionale di Nizza, la presenza dell’esemplare grafico del marchio, sia in formato/dimensione standard sia in formato ridotto, da applicare cioè nell’apposito riquadro presente sul modulo, la rivendicazione dei colori, sia descrivendoli sia menzionando il corrispondente codice pantone;

Esame formale: il dipartimento marchi verifica che la domanda contenga quanto previsto dall’art. 156 del CPI, vale a dire oltre ai requisiti già indicati in precedenza, l’atto di nomina del mandatario (qualora presente), che siano stati completati tutti i vari campi da valorizzare nel Modulo di domanda ecc.;

Esame sostanziale: il dipartimento marchi passa poi ad esaminare i requisiti sostanziali, ossia i cosiddetti impedimenti assoluti, tra i quali se sia possibile applicare le prescrizioni previste per il marchio collettivo (come prevede l’art. 11), qualora si inquadri la fattispecie del brevetto, del modello d’utilità, del disegno o modello, delle varietà vegetali e topografie dei prodotti a semiconduttori, si dovranno poi verificare la presenza dei relativi requisiti necessari. In buona sostanza, la domanda non dovrà presentare altri connotati ed altri requisiti presenti in altre fattispecie legali tutelate dal CPI;

Pubblicazione: terminato l’esame, formale e sostanziale del dipartimento marchi, si procederà con la pubblicazione del marchio sull’apposito bollettino, disponibile solitamente su base mensile, dove sarà reso di pubblico dominio per tutti i soggetti interessati la presenza di eventuali marchi simili al proprio. Tale bollettino viene raramente consultato dagli operatori che, quindi, finiscono per accorgersi della presenza di un marchio confliggente con il proprio, solo perché l’hanno notato su Internet, oppure solo perché risulta già visibile sul mercato in virtù dei prodotti commercializzati.

Osservazioni: il CPI concede la possibilità a chiunque di sollevare delle obiezioni sulla possibile registrabilità di un marchio, senza  dover necessariamente essere parte in causa in un’eventuale procedura d’opposizione formale. Tali osservazioni potranno essere presentate entro la data di pubblicazione sull’apposito bollettino, dopodiché non saranno prese più in considerazione per le eventuali deliberazioni del dipartimento. Anche tale strumento risulta poco applicato ed utilizzato, perché scarsamente conosciuto, perché comporta un assiduo esame ed una conoscenza delle tempistiche previste dal CPI.

Opposizione: entro i tre mesi previsti dall’art. 176 CPI, i soli soggetti legittimati (ad esempio i titolari di marchi identici e/o simili) possono formalmente depositare una contestazione, per evitare che la nuova domanda di marchio venga accolta, depositando una memoria a sostegno delle proprie ragioni. Il titolare del marchio anteriore potrà replicare, depositando la propria memoria argomentativa, infine, l’opponente potrà ulteriormente replicare e rinnovare la richiesta di accoglimento della propria domanda di deposito;

Registrazione: l’ultimo step procedurale, a conclusione della fase di pubblicazione, prevede, l’accoglimento della domanda del registrare un marchio, vale  dire si potrà emettere il relativo certificato/attestato, che viene inviato dal Ministero direttamente nella casella postale indicata nella modulistica, tramite l’invio di una PEC. In caso contrario, si dovrà richiederlo tramite il proprio mandatario marchi / avvocato specializzato che si è occupato della pratica di deposito.

Tempistica: purtroppo la tempistica non è prevedibile non assoluta certezza, visto l’ingente carico ministeriale delle pratiche in lavorazione, attualmente il tempo stimato per l’emissione del certificato è di circa 1 anno.

Il ritiro della domanda di marchio

Può accadere che durante il deposito della domanda di marchio giungano delle contestazioni, tramite ad esempio delle lettere di diffida, da parte di legali specializzati, ecco che si potrà anche valutare di ritirare la propria domanda di registrare marchio, per evitare l’avanzamento della procedura d’opposizione vera e propria, soprattutto quando se ne prevede il probabile accoglimento.

Qualora s’intenda procedere con il ritiro della propria domanda di marchio si dovrà:

  • Compilare e depositare l’apposito modulo ministeriale, scaricabile dal sito dell’UIBM, applicando una marca da bollo da Euro 16,00. La richiesta riporta tutte le indicazioni per identificare il richiedente, i dati identificativi del marchio da ritirare;

  • Versare Euro 10 per i diritti di segreteria camerali per l’espletamento della richiesta.

A conclusione dell’attività di ritiro, viene rilasciato il verbale, attestante l’avvenuto deposito della richiesta, dopodiché il Ministero potrà comunicare con lettera che i diritti di concessione governativa potranno essere rimborsati, previa presentazione di un’apposita richiesta presso uno sportello dell’Agenzia delle Entrate. La tempistica di rimborso delle tasse versate per il deposito del marchio risulta piuttosto lunga, per la serie potrebbe comportare anche un’attesa di un paio di anni.

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I profumi artistici: un brand di nicchia

Uno dei nostri Clienti ci ha coinvolto nel progetto della profumeria artistica che non ha nulla a che vedere con la profumeria commerciale. Si tratta di un mercato di nicchia, dove i fini maestri profumieri danno “libero sfogo” alla loro creatività artigianale e, dove sapienti mani, danno vita a nuove fragranze per una clientela selezionata. Registrare un marchio per un profumo di nicchia presenta delle peculiarità, visto che l’aspetto comunicativo e valoriale del brand presenta differenti finalità, vediamo quali:

Un profumo per molti ma non per tutti

Innanzitutto questi profumi artistici non sono certamente a buon mercato, il costo risulta importante, per dare un’idea un range tra le 150-200 Euro può darci un’idea precisa dei prodotti dei quali stiamo parlando. Per un consumatore, fidelizzarsi su questa tipologia di prodotti  significa investire nel proprio status symbol, quindi, solo una fascia ridotta della popolazione può permettersi di farlo. Chi acquista tali prodotti, acquista anche e soprattutto un marchio registrato, vale a dire un bene di lusso che ostenta pubblicamente.

Che cos’è la profumeria artistica

Parliamo di qualcosa di esclusivo, di un vezzo, di lusso, tant’è che la produzione di questi prodotti risulta, spesso e volentieri, limitata e ridotta. Il principio consumistico di massa passa in secondo piano a tutto vantaggio della ricercatezza, della nicchia, con tutte le implicazioni psicologiche del caso. Solo esperti maestri essenzieri sono in grado di creare delle fragranze speciali, stravaganti, uniche che possono “lasciare il segno” tra i pochi eletti che avranno la fortuna di indossare. La ricercatezza influenza anche la scelta della registrazione marchio, visto che l’innovazione è certamente uno dei cavalli di battaglia di questi profumi di nicchia.

Quali sono le fonti principali di ispirazione?

E’ giusto sottolineare che il mercato della profumeria artistica è saturo, per le serie i nuovi percorsi olfattivi  sono sempre più difficili da individuare e ricercare,  ecco perché possiamo notare che molti essenzieri di nicchia preferiscono muoversi su dei concept noti, che hanno già un certo gradimento della clientela di riferimento, con delle poche varianti sul tema principale ecc, per evitare di fare “un buco nell’acqua”. La nostra sensazione, visitando l’ultimo salone della profumeria artistica, l’Exsense a Milano, è stata proprio quella che molti di essi si muovessero su dei percorsi olfattivi ben tracciati, cercando di valorizzare aspetti di contorno. Ad esempio, un packaging spinto verso l’eccesso, estremamente barocco e sofisticato, oppure dei flaconi personalizzati e da collezione, uno differente dall’altro, la registrazione di un marchio bizzarro, sono alcuni degli aspetti sui quali hanno puntato gli essenzieri.

Conclusioni

Il mercato della profumeria artistica non è un mercato certamente semplice da approcciare, barriere all’ingresso difficilmente consentono l’ingresso alle neo-aziende che, quindi, dovranno puntare sull’innovazione spinta fino all’eccesso, pur di farsi notare dalla clientela sempre più esigente e ricercata. Il rischio è quello di vedere un appiattimento olfattivo tra i vari essenzieri, visto che tutto o quasi sembra essere già stato immesso su questo mercato particolare. Di conseguenza, suggeriamo a tutti coloro che vogliano intraprendere questo duro percorso, di formarsi previamente in maniera adeguata, puntare su materie prime eccellenti, affidarsi a dei professionisti di sicura affidabilità, per evitare rapidi fallimenti commerciali.

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L’opera d’arte: tra il copyright ed il marchio

Anche le opere d’arte necessitano di un’adeguata tutela legale esclusiva, tramite il copyright, oppure con la registrazione di un marchio, per evitare che vengano illegittimamente riprodotte su foto, copertine, libri, manifesti pubblicitari, senza aver richiesto una previa e debita autorizzazione. Le stesso opere  d’arte presenti nei musei, sono soggette ad un preciso corrispettivo da versare per l’uso con le macchine fotografiche o altri dispositivi che consentano la riproduzione delle immagini ecc. Così prevede la normativa con IL D.M. n. 171 del 31.01.1994, art. 18, comma 2, che prevede che per le finalità diverse da quelle strettamente personali, è necessitano il versamento di un corrispettivo.

Dal copyright al marchio registrato

Da sempre per poter riprodurre, l’opera d’arte si doveva chiedere il previo consenso dell’autore o dei suoi discendenti, quindi, occorreva rintracciarli , chiedere loro il consenso e versare il dovuto pattuito. Oggi come oggi, per evidenti questioni pratiche, ci si può rivolgere alla SIAE, organismo deputato alla tutela delle stesse, al fine di sottoscrivere l’apposito impegno, versando il dovuto sia all’autore sia all’Ufficio competente.

Oltre alla tutela del copyright, gli autori hanno oramai anche preso l’abitudine di registrare un marchio corrispondente, per completare e consolidare così la relativa tutela offerta dalla Proprietà Intellettuale. In questa maniera, risulta più immediato avviare le possibili contestazioni di fronte ai contraffattori e si dispongono dei più completi strumenti ed iniziative legali e giudiziarie per far valere all’occorrenza le proprie ragioni.

L’opera d’arte diventa un marchio registrato

Appreso che l’investimento della propria opera d’arte necessita di tutti i più adeguati strumenti di tutela, è bene affrontare il discorso di quanto costa registrare un marchio, per orientarsi “nella giungla” dei costi, soprattutto quelli presentati online, spesso non chiari e parziali.

Ovviamente, non si potrà tutelare la propria opera d’arte, andando a registrare il corrispondente marchio in tutti i singoli Paesi del mondo. Ciò si rivelerebbe attività estremamente onerosa ed anche difficoltosa, viste le diverse normative da dover affrontare. Di conseguenza, si potrebbero valutare e poi investire nei soli Paesi da ritenersi “pericolosi” per la diffusa presenza della contraffazione, oppure la registrazione di un marchio potrebbe essere adottata solo nei Paesi dove la propria opera d’arte viene esposta nei vari musei, gallerie, esposizioni ecc.

Questa ed altre possibili strategie di tutela della propria opera d’arte andranno studiate e previamente discusse ed esaminate con il proprio Professionista di fiducia, per ottimizzare i costi-benefici.

Il segreto? Prima di tutto prendere coscienza dei propri diritti

Come si può ben vedere, le soluzioni e le strategia di difesa e di tutela per la propria opera d’arte certamente non mancano, si tratta solo di prendere coscienza di come muoversi, dei propri diritti d’esclusiva e di quanto costa registrare un marchio, informazioni oramai tutte facilmente accessibili al grande pubblico, reperibili sia online sia presso gli Studi specializzati nella Proprietà Intellettuale. In questa maniera, potrete conoscere il quadro completo della situazione d’interesse, valutare la convenienza o meno dell’investimento, confrontarvi con i soggetti deputati della Vostra maggior fiducia ed ottimizzare i costi-benefici. Riteniamo che il tempo che verrà dedicato a quest’eventuale attività non sarà certamente sprecato ma, anzi, sarà fonte di consapevolezza e di possibili benefici concreti per Voi e per i vostri soci in affari.

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Il brand nei Paesi arabi

Ci capita di ricevere delle richieste di registrare un marchio nei singoli Paesi arabi, dove c’è sempre un maggior interesse ad investire ed intraprendere dei nuovi business. Ecco perché il nostro Studio specializzato ha dovuto approfondire la normativa locale e creare delle partnership con colleghi sul posto, per gestire al meglio le singole attività da intraprendersi.

Quale investimento effettuare?

E’ giusto conoscere previamente quanto costa registrare un marchio, visto e considerato che l’investimento nei Paesi del Golfo può risultare estremamente oneroso, si pensi all’Arabia Saudita ed agli Emirati Arabi, dove l’investimento decennale è sull’ordine di cifra dei 5000-6000 Euro. Ci sono, invece, Paesi dove l’investimento risulta più ragionevole, ad esempio il Kuwait, il Qatar, l’Oman, dove l’investimento si aggira sui 3000-4000 Euro su base decennale. Ecco perché un attento e previo esame dei costi con il proprio consulente di fiducia risulta imprescindibile, per evitare di “sforare” i propri budget disponibili.

Cosa si deve considerare da un punto di vista documentale?

La particolarità burocratica per conseguire un marchio registrato nei Paesi del Golfo è quella di dover obbligatoriamente e previamente legalizzare i propri documenti, ossa la Lettera d’Incarico e la Visura Camerale societaria. In buona sostanza, effettuate le debite traduzioni in inglese ed ottenute le autorizzazioni presso i tribunali competenti italiani, si dovrà anche passare attraversi i consolati italiani per poter rendere accettabili tali documenti, prima di poterli  spedire nel Paese di destinazione. Come potete immaginare, le difficoltà per adempiere a tali obblighi burocratici certamente non mancano, bisogna trovare il Consolato competente, a Roma o a Milano, bisogna verificare la presenza del documento prima di poterlo inviare all’Ufficio legalizzazione, pagare le tasse previste ed attendere la tempistica necessaria. Ci si potrà, certamente avvalere di agenzie specializzate che, naturalmente, comporteranno dei costi aggiuntivi da dover sostenere.

L’iter di registrazione

Superata questa serie di “ostacoli burocratici”, l’iter della registrazione marchio è stato in parte snellito, grazie all’adozione di un sistema telematico che consente di seguire step by step l’andamento della procedura direttamente online. E’ giusto segnalare che, qualora si ricevano delle obiezioni/rilievi da parte degli Esaminatori arabi locali, bisognerà avvalersi di colleghi sul posto, al fine di poter argomentare la meglio le proprie repliche e riuscire così a bypassare i suddetti rilievi. Ovviamente, le strategie difensive verranno concordate tra il proprio consulente di fiducia ed il collega arabo, per condividere tutte le informazioni utili, per conoscere gli orientamenti giurisprudenziali seguiti dagli Esaminatori locali ecc. Inoltre, si deve tenere in considerazione che la lingua ufficiale è l’arabo, per la serie tutto dovrà essere tradotto nella lingua araba, ecco perché un referente locale risulta imprescindibile e, quindi, non se ne può fare a meno.

Conclusioni

Il nostro Studio risulta organizzato ed in grado di gestire le Vostre pratiche per poter conseguire la registrazione di un marchio nei singoli Paesi arabi d’interesse, nonostante ci siano delle criticità da dover superare e da dover gestire di volta in volta. Riteniamo che si debba essere previamente ben informati e preparati sull’argomento, per evitare inutili sorprese ed inconvenienti, visto che gli investimenti possono risultare onerosi ed impegnativi. In ogni modo, il nostro Studio specializzato è disponibile a presentarVi il quadro generale, assisterVi nella fase d’esame e di valutazione, sulla base del Vostro budget disponibile. Soltanto acquisita una piena cognizione del progetto di tutela, si potrà decidere a ragion veduta se investire o meno nei singoli Paesi arabi.

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Perché è importante per il produttore dei vestiti per cani registrare il logo

Sei tu quello che si occupa della produzione dei vestiti per cani? Sei un esperto di moda che ama creare capi d’abbigliamento alla moda per animali domestici? Allora, avete una lunga strada da percorrere nell’industria canina. Sì, negli ultimi anni si è scoperto che i migliori produttori di abbigliamento per cani stanno facendo buoni affari in questo campo.

Importanza della registrazione del logo

Molte delle marche di moda popolari sono orientati verso l’abbigliamento per animali domestici e la gente sta spendendo enormi quantità di denaro per comprarli per i loro animali domestici. A causa della crescente popolarità dei vestiti per cani sul mercato, è giunto il momento per tutti i produttori d’abbigliamento per cani di procedure con la registrazione di un marchio.

Ci sono molte marche che presentano stili diversi. Su l’acquisto di questi abiti carini per il vostro animale domestico si possono trovare:

– Diverso posizionamento del giromanica; – Ampia area toracica; – Schiena lunga; – Collo innovativo e molto altro ancora.

L’abbigliamento per cani può essere il miglior regalo per il tuo amico peloso e devi puntare su un marchio ricco di disegni e di colori unici per il tuo animale domestico. D’altra parte, essendo un produttore di abbigliamento per cani, è molto importante la registrazione di un marchio. Ecco perché vari brand stanno giungendo con questa idea.

Essi potrebbero copiare i vostri disegni, modelli ed altri pensieri creativi che si impiegabo in per fare degli abiti per gli animali domestici dei vostri clienti. Quindi, dovete pensare subito alla registrazione del logo e sceglierne uno per aumentare la popolarità e la crescita. D’altra parte, la qualità ed il design sono due aspetti importanti che questi produttori tengono a mente.

Vestiti su misura per gli animali domestici

Personalizzare l’abbigliamento per cani in base alla razza ed offrire anche una vestibilità personalizzata per regalare un aspetto migliore. È possibile controllare le immagini online e dare un’occhiata a come questi capi d’abbigliamento per cani sono oramai alla moda sugli animali domestici.

E’ sicuramente vero che molte persone si considerano degli amanti degli animali domestici e la maggior parte delle persone hanno anche un cane come loro animale domestico. Come la tecnologia e lo sviluppo hanno avuto peso per tutti gli esseri umani, allo stesso modo, ha portato anche ad un grande cambiamento per I diversi animali domestici nel mondo. Sì, ora gli animali domestici indossano anche i vestiti ed il proprietario continua a cambiarli ogni giorno.

Godere di essere a top seller d’abbigliamento per cani

I marchi più rinomati che hanno creato i capi d’abbigliamento per animali domestici dovrebbe procedere con il logo registrato oggi. Visto che si tratta di un periodo di transizione per gli animali domestici e, visto che molte persone sono sempre attratte da questi vestiti per i cani e sono anche molto desiderosi di comprarli. Attualmente molti dei venditori stanno godendo di un monopolio in questo settore.

Ma se darete un’occhiata, si può facilmente predire che il futuro dell’industria dell’abbigliamento per cani è molto luminoso ed ha una lunga strada da percorrere. Quindi, non dovete perdere tempo e scegliete il logo registrato, al fine di proteggere il vostro marchio dalla contraffazione, salvaguardare i vostri disegni o modelli dll’essere copiati.

Il logo non deve essere simile ad alcun logo esistente

Anche il processo di registrazione logo per l’abbigliamento per cani è abbastanza semplice. Basta pensare ad un logo creativo che possa essere una combinazione di lettere, simboli, grafica o altro. Assicuratevi che sia distintivo ed unico e non dovrebbe risultare simile ad un qualsiasi altro logo esistente.

Attualmente molti dei cani hanno un guardaroba migliore degli esseri umani. L’abbigliamento alla moda è disponibile sul mercato ed è emerso come una nuova tendenza per molti. Questi vestiti sono sorprendenti in quanto concede loro un nuovo look e li protegge anche in inverno ed in estate.

Non lasciate che le vostre idee vengano copiate

La registrazione logo è molto importante per tutti i produttori d’abbigliamento per cani, perché coinvolgono idee innovative nella progettazione d’abbigliamento per I cani. Se, nel caso, quell’idea particolare viene copiata da qualcun altro e s’inizia a vendere lo stesso abbigliamento ad un prezzo più basso, allora il vero produttore che ha sforzato la sua mente e compiuto gli sforzi per realizzare l’intera idea andranno vanificati.

Così, è necessario ottenere il vostro logo registrato oggi stesso per essere l’abbigliamento più venduto per i cani. Questo vi aiuterà ad ottenere un grande applauso per i vestiti prodotti e la gente vi ringrazierà per consegnare loro la qualità migliore ed i disegni unici.

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Quali sono i benefici finali dei servizi di registrazione di un marchio ?

Al giorno d’oggi, ogni casa è ben arredata con un sacco di mobili moderni da ammirare. Scegliere l’arredamento perfetto è una buona idea che aggiunge un valore allo spazio e rende la casa o l’ufficio più attraente per tutti. Ci sono diverse aziende notorie che sanno offrire un incredibile set di mobili che si adattano a tutti i tipi di residenza.

L’importanza dei mobili di buon aspetto

Scegliere i mobili giusti per lo spazio appropriato è sempre necessario. La maggior parte delle aziende utilizza il marchio simbolico per una migliore presentazione dei propri prodotti e servizi nel mercato attuale. Tutte le aziende affermate utilizzano i servizi di registrazione di un marchio per rendere i loro beni e servizi in regime di monopolio.

La conoscenza del marchio è significativa per aumentare il valore di mercato:

Molti sei servizi professionali di interior design includono tutti i fattori che possono portare a rendere lo spazio più riconoscibile e ben arredato. Recita bene una citazione che dice che i mobili giocano un ruolo significativo per abbellire perfettamente la casa.

A causa della visibilità del mercato e dei prodotti di marca, molti clienti scelgono i prodotti desiderati che sono in cima al loro mercato e dei prodotti di buona qualità. L’uso di buoni mobili moderni, funzionali e spaziosi,  tutti funzionano insieme nel rendere la residenza un bell’aspetto in generale.

Perché il registro dei prodotti a marchio è più affidabile:

La decisione o il potere d’acquisto è sempre influenzato dalla presenza di prodotti di marca sul mercato. Anche se ci sono diverse aziende che offrono gli stessi prodotti, scegliere dei mobili di marca e di buona qualità da parte di un fornitore di servizi notorio risulta sempre da ammirare. Tutte le aziende sono disposte alla registrazione di un marchio per una migliore visibilità sul mercato in un mondo competitivo.

Disponibile buon arredamento arredamento mobili antichi

La vasta gamma di prodotti moderni, il design e le tipologie di set di mobili sono davvero da ammirare per la natura e rendono la zona grigia o la zona morta un’esperienza decisamente vivace. Alcuni esperti di interni dicono che un buon set di mobili moderni aggiungono ulteriore bellezza allo spazio e alla sua funzionalità.

Alcuni dei marchi del mercato del mobile hanno presentano delle buone sedie, tavoli, letti ed altri set di mobili moderni per valorizzare perfettamente lo spazio.  Nello scenario attuale, molte delle case sono ben progettate, secondo il suggerimento dell’esperto, si ritiene infatti che l’intera grazia e la bellezza dell’arredamento dipendano dall’insieme dei mobili d’arredo.

Come valorizzare la bellezza della residenza

I fornitori di servizi, che sono decisamente competenti ed esperti sul mercato, offrono una sorprendente varietà di mobili di design che rendono l’intero spazio ben attrezzato. L’intero set di mobili moderni e solidi conferiscono un senso allo spazio e ciò viene fornito con un design più imponente ed intatto.

E’ vero che i mobili allestiti in qualsiasi casa oppure ufficio hanno un’unità sostanziale e funzionale. L’arredamento di grande effetto gioca un ruolo essenziale, semplifica la vita e dona all’intero spazio una sensazione di calore nella casa. Per ottenere l’effetto visivo equilibrato dello spazio disponibile, è importante scegliere i mobili di qualità.

 

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