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Perché Affidarsi A Dei Consulenti Locali Per Il Proprio Brand Estero?

Tale questione è spesso frutto di equivoci con alcuni dei soggetti che ci contattano, ecco perché riteniamo doveroso esaminarla e sviscerarla nei dettagli, sperando di fare cosa gradita.

Qual è il ruolo del consulente locale?

Le normative per registrare un marchio nei diversi paesi extra-europei sono varie, oltre ad essere articolate. Si pensi ad esempio alla Cina, dove la lingua ufficiale non è certamente l’inglese, quindi, già solo questo dovrebbe far intuire la portata delle possibili criticità che si potrebbero incontrare durante l’intero iter di registrazione. Ciò detto, un referente estero risulta imprescindibile, visto che alcuni documenti dovranno poi essere tradotti nella lingua ufficiale, normalmente accettata dal locale Ufficio Marchi. Di conseguenza, il ruolo del referente estero è vitale, perché dovrà “tradurre in concreto” la strategia e le istruzioni dettate dal richiedente e dal suo consulente legale italiano.

Il consulente locale è un “doppione” o un valore aggiunto?

La tentazione di voler considerare il consulente estero come un “doppione” dell’avvocato italiano risulta piuttosto frequente, con tutto quello che ne consegue in termini di quanto costa registrare un marchio. Infatti, gli utenti che ci contattano tendono a considerare l‘assistenza del consulente estero come una duplicazione delle attività e dei costi, sottovalutando i diversi e complementari ruoli dei due professionisti. Di conseguenza, a tutti gli effetti, si tratta di costituire un team, formato da un professionista italiano ed uno estero, dove entrambi si integreranno e si completeranno per la buona riuscita del progetto di tutela nel Paese d’interesse. Questa sinergia delle reciproche professionalità è quella che, da sempre, ha permesso di ottenere la tutela del brand in numerosi Paesi extra-europei.

Come avviene la scelta del consulente estero?

Per quest’attività, ovviamente, il proprio professionista di fiducia italiano dispone di un network dal quale poter attingere, selezionando per la specifica attività di registrazione marchio da porre in essere, quello che reputa più adatto sulla base delle criticità che si potrebbero incontrare nel corso dell’iter di tutela e nei possibili step procedurali da dover affrontare. A tal proposito, l’esempio esemplificativo che possiamo condividere è quello dell’attività di deposito e dell’eventuale attività di opposizione che dovesse sopraggiungere. Visto e considerato che quest’ultima attività è senza alcun dubbio la più delicata, sebbene non prevedibile con certezza all’inizio dell’iter di tutela, farsi assistere da un referente locale che risulti specializzato anche nell’attività d’opposizione può fare senza dubbio la differenza per il cliente-richiedente. Qualora, invece, si “scommetta” sul fatto che il marchio da tutelare non incontri alcun genere di criticità, la scelta del referente locale potrà concentrarsi su altri parametri, quali la velocità di esecuzione ed il costo più competitivo per lo svolgimento dell’attività.

Suggerimenti pratici

Riteniamo che si possa condividere fin dall’inizio il modus operandi con il proprio professionista italiano di fiducia per registrare marchio. In questa maniera, si verrà edotti e si sarà consapevoli delle scelte tecnico-legali che verranno messe in atto, le sue possibili implicazioni ed i possibili scenari che potrebbero presentarsi in corso d’opera. L’attività tecnico-legale è anche un’attività formativa per l’utente-richiedente, quindi perché non beneficiarne appieno.

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Il brand dell’integratore che riduce i postumi alcolici

Recentemente ci hanno sottoposto di tutelare il brand  per un integratore alimentare che ridurrebbe i postumi alcolici. Si tratta di un multivitaminico, la cui formula vede la presenza di estratti minerali, vegetali e l’immancabile componente segreto. Di conseguenza, ci stiamo occupando di registrare un marchio italiano per conto del nostro assistito.

Tale integratore a base d’acqua, risulta composto di Acetil Cisteina, Vitamina C, L-glutammina, Acido Nicotinico, Acido pantotenico, succhi vegetali, sciroppo di Agave ecc. ecc., presenta un gusto tropicale, ed è indicato per ridurre “gli effetti collaterali” sulla persona fisica dopo l’assunzione di bevande alcoliche. Il prodotto era diffuso negli anni scorsi negli Stati Uniti e per il quale si era anche provveduto a registrare marchio, ottenendone la relativa protezionale legale esclusiva.

Il progetto di tutela che ci è stato sottoposto è quello di tutelare il brand, prima di promuovere l’ingresso sul mercato europeo del suddetto integratore, che dovrebbe ritagliarsi la propria fetta di mercato tramite i principali canali distributivi e di somministrazione di bevande (supermercati, farmacie, locali da ballo, bar ecc.). Di conseguenza, prima del lancio del prodotto sul mercato, è divenuto strategico conoscere quanto costa registrare un marchio,  per ottimizzare i costi-benefici del business d’interesse.

Ovviamente non possiamo prevedere se tale integratore riuscirà a penetrare nel segmento di mercato, se riuscirà a meno a superare le barriere all’ingresso e quale potrà essere la risposta dei consumatori di fronte alla nuova bevanda. Senza dubbio, possiamo però affermare che l’effetto sorpresa e la curiosità destata sembra possa avere “un effetto leva”, infatti, l’idea che si possano alleviare gli effetti più sgradevoli procurati dall’alcool indubbiamente crea una certa aspettativa tra i potenziali consumatori. Di conseguenza, registrare un marchio risulta un passo obbligato in questa fase, per evitare il rischio di ritrovarsi impreparati all’appuntamento!

Qualora gli investitori abbiano un primo riscontro positivo dal lancio del prodotto sul mercato italiano, il passo successivo sarà quello di estendere la tutela nel mercato europeo. Di conseguenza, si dovrà procedere con ‘attività del registrare marchio in ambito comunitario, per completare la tutela del brand, evitando così spiacevoli sorprese. La normativa prevede anche l’istituto della priorità, ossia la possibilità di beneficiare della data di deposito del marchio italiano, depositato in prima battuta, qualora si depositi l’estensione comunitaria entro i sei mesi successivi.

Ovviamente, l’integratore non è un “prodotto miracoloso”, la risposta sul metabolismo di ognuno di noi potrà essere diversa, come è naturale che sia, ecco perché è giusto attendere ed avere la possibilità di testare il prodotto sulla propria persona, prima di poter esprimere un giudizio definitivo. Al tempo stesso, invitiamo a non considerare l’integratore come un alibi che possa “rimediare” a delle scorrette abitudini di vita, ossia assumere alcool in eccesso, mettendosi poi magari alla guida. Le cattive abitudini di vita non possono certamente essere compensate, assumendo un integratore, quindi, diffidiamo dal fare questa semplice associazione di idee, che non hanno alcun fondamento logico e  scientifico. Nessun prodotto potrà mai sostituirsi all’intelletto umano e alla sua intelligenza, che deve sempre guidare le nostre scelte quotidiane.

Qualora vogliate, il nostro Studio specializzato è in grado di fornirVi maggiori dettagli sull’argomento di possibile interesse, sugli aspetti sia commerciali sia legali, sugli effetti dell’integratore, oltre a metterVi in contatto con gli stessi produttori dell’integratore per eventuali approfondimenti.

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Il Fashion Branding è il segreto principale per aumentare la tua popolarità

La protezione dei brand riveste un ruolo fondamentale, se avete intenzione di creare un’azienda di moda o di lanciare un nuovo marchio d’abbigliamento. Tutto sommato, il naming del marchio è alla base dell’abbigliamento e della moda. Con lo sviluppo della vostra attività, la registrazione marchio sarà sempre legata al design e all’abbigliamento dei vostri prodotti.

Nessuna azienda vuole correre il rischio che i consumatori scelgano un altro prodotto d’abbigliamento, a causa della confusione che potrebbe crearsi tra il vostro nome e quello del concorrente. Inoltre, non vorrai mai che un’azienda tragga un vantaggio dalla reputazione che hai costruito. Esistono tre modi per ottenere dei marchi sicuri per l’abbigliamento, essi sono: la registrazione federale, la registrazione statale ed il semplice uso di fatto nel commercio.

Le fasi del procediemntodi registrazione del marchio risultano piuttosto complicate. Di seguito, sono riportate alcune domande frequenti che devono sempre essere esaminate prima di registrare marchio della moda.

  1. Quali sono le peculiarità del brand d’abbigliamento che possono essere tutelate? Il marchio fornisce all’utente finale un’indicazione chiara e precisa sulla radice del prodotto o del servizio. Quando si tratta di un brand d’abbigliamento, è fondamentale registrare logo, il nome e lo slogan.

Dal momento in cui ti registri, risulti automaticamente proprietario dei diritti d’esclusiva del tuo nome, del logo, dei disegni, delle opere d’arte e degli slogans. Nessuno può rivendicarlo, anche se dovreste cambiare il logo in un prossimo futuro.

  1. Perché dovresti tutelare il brand d’abbigliamento? Il nome del marchio e l’avviamento commerciale sono due elementi vitali che fanno primeggiare la vostra azienda rispetto i competitors. Nell’industria tessile, è importante che il registrare marchio sia unico e ben tutelato.

  2. Quale tipo di naming viene considerato migliore per la linea d’abbigliamento? Scegliere sempre un nome che comunichi il significato e che risulti distintivo rispetto ai concorrenti. Assicuratevi che il nome non induca in errore e che non confonda il consumatore. Evitare di utilizzare un marchio “generico” e “meramente descrittivo”. Al fine di assicurarsi di non utilizzare un nome o un marchio già esistente, condurre una completa ricerca d’anteriorità.

Incaricare dei professionisti che possano assisterVi con il nome esclusivo e comunicativo, perché hanno accesso a dei potenti strumenti di ricerca, quali software e banche dati ecc. L’obiettivo di questi professionisti è quello di non far correre ai loro clienti alcun rischio di contraffazioni involontarie, a causa di una ricerca che risulti inadeguata ed incompleta.

  1. Come utilizzare efficacemente il brand del marchio d’abbigliamento? La tua registrazione marchio è il metodo migliore per identificare la radice del tuo prodotto. Questo deve essere esposto in un cartellino – che si tratti di cartellino da appendere, un’etichetta, un cartellino del prezzo o un allegato di qualsiasi tipo. Il semplice utilizzo del logo su una t-shirt, un pantalone o un jeans, come elemento decorativo, non serve allo scopo. L’autorità competente rifiuta, se non viene presentato un altro modo di identificare il logo. Utilizza il tuo logo correttamente, per non sostenere I contenziosi e le cancellazioni negli anni avvenire.

  2. Come proteggere il vostro brand d’abbigliamento? Se il vostro brand è registrato, vi offre un ampio grado di protezione sul vostro nome, fornendovi così un valore aggiunto legale contro coloro che risutino essere non registrati. Se registrato, nessuno potrà utilizzare i vostri diritti d’esclusiva e, se utilizzati in concreto, sarà possibile intraprendere delle azioni legali.

Di tanto in tanto, si dovrebbe adottare un’apposito servizio di vigilanza per controllare che nessuno stia usando “sotto il vostro naso” il vostro brand oppure uno simile ad esso. Se scovsto, potrà essere contestato e cancellato! Potrai porre fine a questa contrafafzione con l’aiuto dell’autorità competente alla registrazione. Ma prima devi essere ben informato!

Tale questionario risponde ad ogni singolo dubbio concernente lo sviluppo del marchio di fabbrica. Segui attentamente il procedimento previsto step by step e la tua azienda continuerà a crescere e prosperare senza ostacoli di sorta.

Fai sentire la presenza di qualcosa di diverso al tuo target di clientela, invece di far “perdere smalto” ai tuoi prodotti a causa degli infiniti feed-back ricevuti sui social media. Trova il tuo mercato di nicchia, esponi prodotti di buona qualità e costruisci la fiducia del cliente. Spesso, le persone acquistano il prodotto “alla cieca”, conoscendo il solo nome del brand. Questo è il motivo per cui il brand dovrebbe essere prefissato fin dall’inizio. Dall’aspetto complessivo del prodotto, al contenuto dei social media, all’attività di branding – tutto dovrà essere coerente fin dall’inizio.

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Le banche si tutelano con il brand

Anche i grossi Istituti di Credito sono soliti ormai registrare un marchio, o più di uno, visto che, a tutti gli effetti, operano come delle aziende nel proprio segmento di mercato. Esaminiamo gli aspetti più significativi che abbiamo riscontrato nel corso degli ultimi anni e, sulla base della nostra esperienza professionale.

Come sono evolute le Banche?

Non è oramai più un segreto di come le stesse operino in diversi ambiti di business (immobiliare, assicurativo ecc.), oltre a quello tradizionale della raccolta del credito. I tempi sono ormai cambiati e le banche si sono oramai diversificate sul mercato, trasformandosi in veri e propri gruppi articolati. Di qui la necessità di tutelarsi in maniera adeguata  e competitiva, rispetto agli altri operatori già presenti sul mercato, adottando la registrazione di un marchio.

Quale strategia adotta la banca per il proprio brand?

La risposta può ritrovarsi nel bacino di utenza della stessa, per la serie si può facilmente intuire come colossi, quali Unicredit e San Paolo adottino delle strategia di tutela globali, per la serie non possano esimersi dall’ottenere un marchio registrato nella Comunità Europea, oltre ad alcuni Paesi extra-europei, dove la loro presenza è riscontrabile con branch o filiali locali. D’altro canto, constatiamo che le banche locali, per ovvie ragioni, si limitino a tutelarsi nel solo territorio nazionale, dove si concentra il proprio core-business. Discorso diverso si verifica nell’ipotesi in cui la banca locale venga acquisita, con un’operazione societaria di fusione per incorporazione, da parte di un Istituto più grande. Infatti, in tale ipotesi anche il brand del piccolo istituto verrà acquisito dal grosso Istituto.

Gli investimenti delle banche sul proprio brand

Come si può facilmente immaginare, gli Istituti bancari non hanno problemi di budget, una volta che abbiano deciso di investire nel proprio brand. Di conseguenza, quanto costa registrare un marchio non può avere per le banche gli stessi risvolti e non può destare particolare preoccupazione. Ciò non toglie, che gli istituti siano ovviamente oculati nei propri investimenti, vale adire non registrino tanto per farlo o per il piacere di farlo, abbiamo sempre dietro un progetto finanziario ben consolidato.

A livello pratico, come indicato in precedenza, la tutela viene estesa anche ad ambiti merceologici non tradizionali, ecco perché, a tutti gli effetti ed, una volta acquisita la propria tutela, risultano delle anteriorità ostative per i depositi di marchio successivi. 

Conclusioni ed esperienza diretta

Il nostro Studio specializzato non ha mai avuto modo di registrare marchio per un Istituto di credito, sebbene abbia avuto modo di “incrociare” uno di questi brand nella Federazione Russa, dove quest’ultimo risultava ostativo alla tutela di un marchio per uno dei nostri clienti. Per nostra fortuna, è giusto ammetterlo, il marchio del noto Istituto di credito era oramai in scadenza, quindi, è risultato sufficiente farlo presente all’Esaminatore locale, per consentirci di superare l’obiezione emessa.

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Contraffazione: Un Mercato Imponente

Non può più sorprendere che il mercato della contraffazione sia oramai divenuto un business mondiale, dannoso per l’intera economia mondiale. Studi dell’EUIPO hanno dimostrato che, oramai, esso costituisce il 2.5 dell’intero commercio mondiale, quantificabile in 461 miliardi di dollari. I Paesi dell’Unione Europea sono certamente i più penalizzati, il Made in Italy in particolare, nonostante registrare un marchio sia una prassi comune tra le aziende e le società.

Nessun segmento di mercato può ritenersi indenne da tale fenomeno, dal luxury goods, al tessile, alla pelletteria, gioielli, macchinari ecc. Le iniziative di sequestro dei NAS e della Guardia di Finanza hanno portato a brillanti operazioni sia per i beni durevoli sia per i beni deperibili, pericolosi per la salute collettiva. Porti di transito della merce contraffatta sono stati individuati a Singapore, Hong Kong e Panama, segno che oramai le rotte della contraffazione si sono diffuse ad ampio spettro. Oltre alla registrazione marchio, le aziende si vedono oramai costrette a investire in vere e proprie attività di intelligence, inviando delle risorse interne oppure dei professionisti specializzati, che possano monitorare i distributori locali, intermediari, rappresentanti commerciali ecc., nel tentativo di sradicare tale fenomeno.

Ai tradizionali settori del tessile e dell’abbigliamento, si sono affiancati l’automotive e quello dei pneumatici, dove i danni economici non sono gli aspetti più rilevanti. Infatti, si pensi le ricadute per la sicurezza dei viaggiatori e gli automobilisti, ignori di mettere a repentaglio la propria vita e quella degli altri. Ecco perché ci si deve sforzare di comprendere che la qualità di un prodotto affidabile e sicuro non può essere comparata unicamente a quanto costa registrare un marchio, infatti, il prezzo decisamente ribassato di un prodotto è un indice plausibile che quella merce possa essere stata contraffatta e poi immessa sul mercato.

L’e-commerce: nuova frontiera della contraffazione

Il fenomeno dell’e-commerce, divenuto oramai planetario, acuisce i rischi della contraffazione. In diversi Paesi europei, il cross border e-commerce, ossia la percentuale del commercio online che viene esportata pesa maggiormente per Paesi come l’Inghilterra  e la Germania, mentre per l’Italia e la Francia la contraffazione online sembra ancora circoscritta in una percentuale che si aggira intorno al 10% del totale. In generale, il tasso di crescita delle merci contraffatte risulta superiore rispetto al tasso di crescita delle merci legittime, sintomatico della gravità del fenomeno nel suo complesso considerato.

A tal proposito, le aziende private sono scese in campo con autonome iniziative di contrasto nei confronti del falso, ad esempio appositi database dove è possibile inserire il codice a barre personalizzato del prodotto, per verificarne l’autenticità, la corrispondenza al marchio registrato ecc. Si passa poi alla white list dei propri distributori, alle black list dei contraffattori noti, alle segnalazioni sui social media di pagine web ecc.. Portali come Amazon richiedono oramai da tempo l’invio dell’attestato, comprovante l’avvenuta registrazione marchio.

Per poter attivare tali servizi di intelligence online, è necessario accreditarsi previamente, fornendo tutta la documentazione legale a sostegno, per poter accertare tutte le iniziative illegittime praticate sul web nei confronti dei titoli della Proprietà Industriale.

Ricordiamo che tutti i servizi di auto-tutela attivabili sul web non possono prescindere dalla previa ed avvenuta tutela dei propri diritti acquisiti tramite il brevetto, il marchio, il design ed il copyright.

Conclusioni:

Abbiamo constatato come il fenomeno della contraffazione abbia assunto delle dimensioni planetarie, di come lo stesso eroda il pil nazionale di ogni singolo Stato, nonostante registrare un marchio sia prassi consolidata oramai da numerosi anni a questa parte.

La tutela della salute pubblica, oltre ad essere un obbligo istituzionale portato avanti dai governanti, necessita di strumenti sempre più tecnologicamente avanzati, messi a disposizioni da soggetti pubblici e/o private, in grado di contrastare il dilagante fenomeno transfrontaliero.

Soffermarsi a considerare solamente quanto costa registrare un marchio oramai è da ritenersi una valutazione decisamente rischiosa e riduttiva, per tutte le conseguenze che si potrebbero riversare sulla collettività.

Invitiamo tutti soggetti consumatori ad assumere la massima cautela, soprattutto negli acquisti effettuati tramite e-commerce, rivolgendosi previamente agli organismi competenti e deputati a vigilare sul mercato d’interesse. In questa maniera, oltre a tutelare la propria persona, se ne avrà un beneficio per l’intera collettività.

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Quali sono i principali vantaggi dei servizi professionali del registrare marchio ?

Per qualsiasi tipo di attività commerciale, l’uso degli strumenti di comunicazione efficaci è per loro una delle principali preoccupazioni, ci sono diverse possibilità e tutte sono facilmente accessibili nello scenario attuale, ma scegliere gli strumenti moderni merita rispetto.

Tutti i consumatori sono ben istruiti in questi tempi ed utilizzano anche tutti i metodi per controllare l’autenticazione dei beni e servizi. La decisione di acquisto del consumatore viene ben influenzata dal marchio e dall’uso di un simbolo efficace del logo.

Importanza dei moderni strumenti di marketing

Tutto il business virtuale si sta muovendo verso l’era digitale. Con l’enorme sviluppo dei servizi moderni, tutti stanno usando i modi possibili per migliorare i loro servizi. L’uso dei servizi moderni come marchi, loghi, siti web aziendali, strumenti di social media stanno diventando la parte interna del business.

E’ significativo per gli uomini d’affari raggiungere il mercato globale e risulta la soluzione migliore adottare i servizi professionali del registrare marchio a dei prezzi accessibili. Prima di effettuare la decisione finale di acquisto, tutti i consumatori credono nelle parole o nei feedback sui beni e servizi che hanno ricevuto dal parente o dagli amici.

Rendere l’immagine dell’avviamento nel mercato attuale è un tema essenziale per l’intero gruppo aziendale, per mostrare la loro presenza più potente ed unica. E ‘ben applicabile per l’intero ambito del business, ma soprattutto per l’arredamento della casa dove i mobili devono specificare il proprio marchio.

Molti degli esperti di interior design o i costruttori suggeriscono sempre al cliente di scegliere i prodotti d’arredo che siano di marca, non solo perchè aggiungono funzionalità all’intero stile dell’arredamento della residenza o dell’ufficio, ma anche per aumentare il valore dell’immobile.

Perché utilizzare prodotti d’arredo di marca
  • Vengono ideate dal designer
  • Sono colorati e di marca
  • Sono pregiati e di lunga durata
  • Essi possono essere ben personalizzati secondo I gusti
  • Hanno un aspetto attraente

La maggior parte delle rinomate aziende di mobili di marca offrono al cliente prodotti di qualità superiori alla media. Tutte le aziende affermate hanno ben completato l’intero procedimento relativo alla registrazione del logo.

In ogni azienda, il titolare del business ha sempre in programma di far ottenere ai proprietari l’utilizzo del logo, del marchio, della parola o della lettera simbolica per la loro crescita aziendale. L’uso di tutti i metodi moderni li aiutano a far crescere la loro attività in modo efficace.

Valorizzare l’intero business applicando lo specific simbolo

Tutti i rivenditori hanno bisogno di garantire un marchio di buona qualità in un mondo competitivo per continuare a coinvolgere il cliente. Nel momento attuale, la maggior parte dei clienti trascorrono il loro tempo online alla ricerca dei beni e dei servizi di marca che abbiano una buona qualità da utilizzare immediatamente. Loro preferiscono anche registrare marchio per renderlo unico rispetto agli altri fornitori.

La scelta dei mobili di marca di alta qualità è essenziale per i proprietari di casa ed il consumatore vuole sempre scegliere delle marche specifiche, quando si tratta di scegliere i prodotti antichi per la casa. L’uso di mobili attraenti gioca un ruolo significativo nel servire l’intero spazio per farlo sentire vissuto.

Durante la selezione dei mobili per la residenza, è importante per gli acquirenti scegliere i pezzi che siano di buona qualità e che siano funzionali, che basti ad aggiungere un look più attraente.

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